La curva di felicità delle vacanze

Con l’arrivo di dicembre, non è insolito che inizi il conto alla rovescia per il giorno di Natale e, naturalmente, per le vacanze di Natale.

In Italia, ma anche in molti Paesi d’Europa e del mondo, questo periodo non costituisce solo l’occasione per festeggiare una delle più importanti ricorrenze della religione cattolica, ma anche l’opportunità di concedersi una pausa dagli impegni scolastici e lavorativi e recuperare le energie per affrontare il nuovo anno.
Ed è proprio sui benefici della pausa natalizia che si focalizza uno studio pubblicato sulla rivista Work & Stress n.32 del 2018.

L’obiettivo

Con un’analisi condotta su circa 150 lavoratori di vari settori, nelle quattro settimane prima di Natale, durante le vacanze e dieci settimane dopo, gli autori hanno cercato di approfondire alcuni quesiti:

  • L’attesa del Natale ha qualche influenza sul benessere dei lavoratori nel periodo precedente le vacanze?
  • Da quali fattori dipende il cambiamento di umore dei lavoratori prima di Natale?
  • Quanto durano i benefici del riposo dopo le vacanze di Natale?
  • Quali fattori influenzano la durata dell’effetto positivo del riposo durante e dopo le vacanze di Natale?

Secondo la teoria della conservazione delle risorse, le persone sono motivate ad acquisire, conservare, proteggere e rinforzare le proprie risorse psicologiche. Pertanto, lo stress è causato da situazioni in cui queste risorse sono minacciate, vengono perse, oppure quando l’investimento di risorse effettuato non porta ai risultati sperati.

I fattori

Conseguentemente, nello studio sono stati presi in considerazione tre elementi:

  1. Il ruolo dell’aspettativa verso il periodo di vacanza, ovvero la piacevole attesa che può migliorare l’umore delle persone, ancor prima che il periodo di riposo inizi effettivamente;
  2. La quantità delle attività non completate, sia a livello lavorativo sia personale, che può influire sulla durata del senso di benessere;
  3. Quanto il riposo e il distacco mentale dai problemi di lavoro, che si sperimentano durante le vacanze, possano sostenere nel tempo il senso di benessere, anche alla ripresa del lavoro.

L’aspettativa si riferisce naturalmente all’opportunità futura di fare il pieno di energie durante le vacanze. In particolare, l’ipotesi della ricerca era che questo senso di attesa potesse migliorare l’umore delle persone: maggiore l’aspettativa da parte dei lavatori verso le vacanze, più forte dovrebbe essere l’impatto sul loro senso di benessere.

Le attività, lavorative o personali, non completate costituiscono un indicatore delle richieste che la sfera lavorativa e personale impongono alla persona. Prima delle vacanze, avere molte attività da completare può influenzare negativamente l’umore della persona, a causa della tensione provocata dall’urgenza connessa a tali impegni. Allo stesso modo, al rientro dalle vacanze alti livelli di attività incomplete possono provocare stress dovuto alla paura di non riuscire a raggiungere i risultati. Il verificarsi di tale situazione potrebbe quindi vanificare il riposo e il recupero avvenuto durante la pausa natalizia.

Inoltre, secondo gli autori, il senso di benessere dato dalle vacanze di Natale, potrebbe essere sostenuto e mantenuto nel tempo se, anche nei mesi successivi alle vacanze, i lavoratori riuscissero a sfruttare i weekend e i giorni di riposo per sviluppare nuove risorse e rinnovare le energie. Viceversa, un rientro dalle feste troppo brusco, senza adeguate pause nei mesi successivi, potrebbe ridurre e annullare velocemente l’effetto benefico portato dalle vacanze sulla persona.

Le conclusioni

I risultati dell’analisi mostrano che il benessere dei lavoratori, nel periodo di Natale, assume una forma curvilinea nel tempo: sentimenti positivi aumentano prima di Natale, raggiungono il loro massimo durante le vacanze e diminuiscono lentamente in gennaio e febbraio, prima di aumentare di nuovo in marzo, quando si avanza la primavera e si prospettano le vacanze pasquali.

Si tratta di una sorta di “curva della felicità delle vacanze”, che è influenzata da diversi fattori.

A livello pratico, acquisire consapevolezza di queste dinamiche, permette a manager ed imprenditori di promuovere iniziative che, migliorando il benessere dei lavoratori, possono avere impatti positivi anche sulle organizzazioni. Due utili consigli potrebbero essere:

  • Evitare di fare coincidere le scadenze con la fine dell’anno, per evitare l’accumulo di attività da completare prima delle vacanze
  • Pianificare ed organizzare con anticipo il lavoro di gennaio e febbraio, al fine di facilitare il rientro dalle vacanze e sostenere nel tempo gli effetti positivi della pausa
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