La dittatura delle abitudini
di Charles Duhigg
Spiegare come cambiare le abitudini e migliorare la qualità della propria vita e del propri lavoro, è l’obiettivo del saggio di Charles Duhigg, giornalista del New York Times, inviato di guerra e autore di numerose inchieste giornalistiche. Partendo dal presupposto che le abitudini compongono il 40% del nostro comportamento quotidiano, per poterle modificare occorre identificarne le componenti. Spesso le abitudini sono inconsce, dunque, per cambiarle, bisogna prima diagnosticarle e riprogrammare il proprio modo di agire.
Alla base di ciascuna abitudine, secondo l’autore, si nasconde uno specifico circolo neurologico che si divide in tre parti: segnale, routine e gratificazione. Solo una volta compreso il loop dell’abitudine è possibile iniziare a modificare il proprio comportamento e, per riuscirci, è fondamentale avere un piano. Nel libro, partendo da esempi molto concreti, Duhigg aiuta ad individuare le abitudini che non riguardano soltanto la singola persona, ma anche le istituzioni e le aziende. Le abitudini non sono un destino ineluttabile ma, imparando a trasformarle, è possibile migliorare la propria vita o incrementare la produttività di un’azienda. In pratica anche il cambiamento organizzativo, in fondo, è una questione di abitudini.
Prese nel loro complesso, le abitudini influenzano enormemente la nostra salute, il nostro lavoro, la nostra situazione economica e la nostra felicità. L’autore nel libro tratta diversi casi significativi, dove, a partire dalle proprie abitudini, e agendo su di esse, si possono ottenere grandi successi, come quel generale americano che riuscì ad eliminare i tumulti di piazza in Iraq, oppure l’impresa del nuotatore Michael Phelps, che ottenne i suoi record mondiali nonostante avesse occhialini difettosi.

Scheda del libro:
Titolo: “La dittatura delle abitudini”
Autore: Charles Duhigg
Editore: Corbaccio
Anno: 2012
Costo: 18.80 euro
Pagine: 432
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