O tempora o mores

Quello che colpisce, in realtà, non è il cambiamento, ma la velocità del cambiamento, o più ancora, l’accelerazione del cambiamento. A volte può sembrare incredibile: il mondo ci cambia sotto gli occhi a velocità pazzesca e quasi non ce ne accorgiamo. Prendete il caso dei social network: sono cominciati come per gioco, sulla scorta di intuizioni di giovani, e grazie ad un successo travolgente hanno avuto una crescita esponenziale.
Un caso emblematico è dato da Linkedin, il network di maggior successo, orientato a creare collegamenti professionali. Partito nel 2003 con l’invito ad iscriversi rivolto inizialmente agli amici dei fondatori, ha avuto 4.500 iscritti il primo mese, 81.000 al dicembre dello stesso anno e poi, con una continua impennata, è arrivato a 33 milioni di iscritti a fine 2008.

Numeri ancora più grandi per Facebook che ha oltre 200 milioni di iscritti che crescono ad un ritmo di 500 mila al giorno (ogni giorno una media città si aggiunge al mondo di Facebook). Possiamo, nel pensare a strumenti e processi di gestione delle Risorse Umane, prescindere da questo fenomeno? Certamente no, sia per ragioni culturali che per ragioni di efficienza organizzativa.
Innanzitutto la cultura: le nuove generazioni, e non solo, sono oramai abituate ad avere un ruolo attivo e non puramente ricettivo, pertanto non possiamo prescindere da questo nel rapportarci a loro. Dobbiamo dialogare e farli dialogare tra loro: penso ad esempio alla promozione di nuove iniziative, all’incentivazione di nuove idee, alla creazione di team di sviluppo di nuovi progetti, alla socializzazione di idee etc.
Un campo in cui sicuramente i social network stanno portando nuovi approcci è il recruitment e lo scambio di idee. Sempre più spesso, chi cerca un lavoro si muove attivando contatti sul web (Linkedin ma non solo), analogamente le aziende più che avvalersi di mezzi tradizionali per la ricerca di personale, visitano i social network a caccia di candidature interessanti.
Ancora più interessanti risultano le comunità professionali e di pratica che si creano e si consolidano via social network, consentendo non solo di fare rete e di creare contatti, ma di scambiare esperienze, informazioni, di dibattere temi anche importanti per la professione e financo di fornirsi di piccole consulenze reciproche.
Questo trend ha indotto alcune aziende a promuovere la creazione di network aziendali proprio nell’ottica di aumentare l’efficacia dell’organizzazione, tollerando anche qualche inevitabile prezzo in termini di efficienza: l’output in termini di innovazione e di socializzazione (e quindi di compattezza del corpo aziendale) lo ripaga ampiamente.
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