L’esperienza di Medtronic*


“Siamo convinti che un addestramento e una formazione adeguati siano strumenti fondamentali per un utilizzo sicuro, appropriato ed efficace delle nostre terapie e dei nostri dispositivi”. Così, Patrizia Castellini, Education Manager della Divisione CRDM (Cardiac Rhythm Diseases Management) in Medtronic Italia  e responsabile di un team di specialisti per la  formazione interna ed esterna, parla in merito alla formazione in azienda.


“Oltre ai training per i medici – spiega – con il mio team abbiamo il compito di formare i neoassunti nella nostra divisione CRDM”. CRDM sta per Cardiac Rhythm Diseases Management ed è il settore aziendale più importante di Medtronic. Promuove e distribuisce sistemi diagnostici e terapeutici per la stimolazione antibradicardica, per la gestione delle tachiaritmie, per la prevenzione e il trattamento dello scompenso cardiaco e della fibrillazione atriale. All’interno di quest’area rientrano i pacemaker, i registratori ECG impiantabili, i defibrillatori impiantabili e i sistemi per mappaggio e ablazione transcatetere.

“I nostri neoassunti devono quindi avere competenze non solo mediche e di ingegneria, ma anche di business e di prodotto – prosegue Castellini. L’operatore di Medtronic, infatti, deve essere un punto di riferimento per il medico, per il centro ospedaliero e per il paziente. Ma deve anche essere in  grado di supportare le diverse attività cliniche come la raccolta dei dati, gli studi clinici e la promozione dei prodotti. Senza contare le competenze indispensabili che deve acquisire sulla componentistica, il funzionamento e la programmazione dei diversi dispositivi. Per questo Medtronic prevede per i neoassunti un periodo di formazione di ben 18 mesi, parte dei quali presso i laboratori virtuali del nostro Centro Europeo di Formazione e parte da spendere nella sede italiana di Sesto San Giovanni. Quasi tutto il training si svolge invece come affiancamento al nostro personale esperto che opera già negli Ospedali. Ma non è tutto. La formazione in Medtronic è continua, con costanti aggiornamenti sulle nuove terapie, sui nuovi prodotti, ma anche su altre competenze come comunicazione e business. Si tratta, quindi, di un’esperienza completa, a trecentosessanta gradi. Questo comporta, naturalmente, un impegno costante sia da parte dell’azienda, sia da parte del nuovo arrivato. Per tutto il percorso formativo, di 18 mesi, il neoassunto viene monitorato con esami scritti in lingua inglese e verifiche pratiche. Questo metodo di formazione è il Technical and Clinical Consultant Learning and Development Continuum e rappresenta uno dei punti di forza di Medtronic, che si è sempre distinta per la professionalità del proprio personale interno”. Un percorso unico nel suo genere che in Italia è stato lanciato dal 2004 ed ha già formato oltre 40 neoassunti.

A livello Europeo l’azienda dispone di un Centro Europeo di Formazione per le procedure chirurgiche e le terapie Medtronic. Qui ogni anno migliaia di medici e professionisti sanitari, provenienti da tutta Europa e dai mercati emergenti, sono ospitati per partecipare ai corsi di formazione nei settori dei dispositivi impiantabili, come pacemaker, defibrillatori e stent, per l’addestramento all’esecuzione di tecniche mininvasive per la colonna vertebrale, interventi cardiovascolari di otorinolaringoiatria, oltre al training per le visite di controllo di pazienti portatori di microinfusori di insulina, pacemaker e neurostimolatori.
 Il Centro Europeo di Formazione che ha sede a Tolochenaz, in Svizzera, dispone di strutture, un corpo insegnante e programmi per professionisti sanitari a livello mondiale. Inoltre è provvisto di laboratori e cateterizzazione virtuali, stazioni di ecocardiografia, cliniche virtuali  per le visite di controllo e laboratori di simulazione nei campi della neurochirurgia e della cardiochirurgia, in cui vengono impiegate tecniche avanzate per l’elaborazione dei dati e la creazione di immagini.


* Medtronic è leader mondiale dei dispositivi biomedicali (una presenza in oltre 120 Paesi del mondo, 38 mila dipendenti in tutto, oltre 500  in Italia e due sedi, la principale di Sesto San Giovanni – Milano – ed un ufficio a Roma). Impegnata in parecchie aree terapeutiche per la cura delle malattie croniche più importanti: dall’area cardiologica alla neurologia attraverso la chirurgia vertebrale e la cura del diabete. Investe in tecnologia e innovazione dal lontano 1949, data della fondazione da parte di Earl Bakken, inventore nel 1957 del primo pacemaker cardiaco.
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