All’interno dei modelli organizzativi che cambiano, e dei mestieri che si aggiornano, una posizione di primo piano la sta assumento mondo dell’agricoltura e dei cibi di qualità. Come commentano Cia-Confederazione italiana agricoltori e Coldiretti sul rapporto Istat relativo al secondo trimestre del 2012, nonostante la crisi e, a dispetto di tutti i problemi che condizionano la competitività delle imprese, l’agricoltura si dimostra un comparto ancora vivo e vitale, anche dal punto di vista occupazionale. E mentre industria e costruzioni archiviano il secondo trimestre 2012 con flessioni robuste, il settore primario mette a segno un incremento degli occupati del 6,2% tendenziale, e fa registrare il più elevato aumento nel numero di lavoratori dipendenti, con un incremento record del 10,1%, in netta controtendenza con l’andamento generale che mostra livelli elevati di disoccupazione.
Inoltre, secondo le stime della Coldiretti, ha meno di 40 anni un lavoratore dipendente su quattro assunti in agricoltura, dove si registra anche una forte presenza di lavoratori giovani ed immigrati che hanno abbondantemente superato quota 100.000. Questa tendenza di recupero del settore primario va in coerenza con il tema della sostenibilità ambientale, della qualità dei prodotti, dell’attenzione alla qualità del cibo.
Le dimensioni di queste imprese, che sono mediamente piccole o molto piccole, segnalano tuttavia un trend di sviluppo e forse anche un’indicazione per quelli che saranno i lavori del futuro.
Così come recentemente ci siamo occupati del fenomeno delle reti d’impresa, cominciamo da oggi a segnalarvi anche esperienze significative e casi di successo di strategie imprenditoriali ed organizzative legate alla sostenibilità ambientale ed alimentare. Già oggi gli inglesi parlano dei new age farmers.

Segnaliamo, dunque, un’esperienza che unisce il commercio on line alla filiera di qualità alimentare e il caso, già raccolto in un volume, del gelato Grom.
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