NEW HR WOR(L)D
Smart working
Cosa s’intende per Smart working?
Modalità di organizzazione flessibile del lavoro subordinato che, sulla base di un accordo tra le parti e grazie al supporto della tecnologia, prevede lo svolgimento dell’attività in qualunque luogo si consideri opportuno. Lo smart working è svincolato dagli spazi e dai tempi di presenza nell’organizzazione ed è orientato alla realizzazione di obiettivi stabiliti.
Quando abbiamo iniziato a parlarne?
Il Politecnico di Milano istituisce nel 2012 l’Osservatorio Smart Working e ne conia il termine, utilizzato prevalentemente in Italia. Nel 2014 nel Regno Unito entra in vigore il Flexible Working Regulation, che estende il diritto di richiedere il lavoro flessibile a tutti i dipendenti, non solo a coloro che hanno determinate responsabilità genitoriali o di cura. In Italia, “lavoro agile” viene regolamentato con la Legge 81 del 2017.
Dove trova la sua attuazione?
Già prima della pandemia, diverse aziende avevano avviato processi di smart working. Con la crisi pandemica del Covid19, a partire da marzo 2020, vi è stata un’ampia diffusione sia nelle organizzazioni pubbliche sia private di questo modello. Le aziende della P.A. e private si stanno organizzando per gestire lo smart working dopo la fine dello stato emergenziale.
Come saperne di più?
The Future of work after COVID-2019, di S. Lund, J. Manyika, S. Smit, K. Ellingrud e O. Robinson, Mc Kinsey Global Institute, 2021
Smart Working & Smart Workers. Guida per gestire e valorizzare i nuovi nomadi, di T. Botteri e G. Cremonesi, Franco Angeli, 2016
